Con te… ovunque!

(Graphics, Photography, Public Art, Site Specific)

Palla di neve con astronauti

Avventura spaziale in due atti

PetriPaselli ed Emilia Maria Chiara Petri presentano un dialogo che va a scandagliare l’idea di percezione, spazio e ricordo, unendo il proprio fare artistico nella creazione di una unica installazione ambientale visibile a tutto tondo.
In linea con quello che rappresenta il luogo ospitante – la Casa della Cultura “Italo Calvino” di Calderara di Reno –, l’opera dei tre artisti parla di “spazio” inteso nelle sue diverse modalità di spazio fisico e mentale e di universo intergalattico da esplorare.

“CON TE… OVUNQUE! Avventura spaziale in due atti” rappresenta uno scenario ambientale costituito da oggetti a tutti riconoscibili in quanto facenti parte del vissuto quotidiano, dei ricordi di infanzia e di un’estetica ravvisabile nella memoria di ogni spettatore che può tornare un po’ bambino. Sia nella visione dell’installazione, sia in quella delle opere a muro, lo spettatore sarà immerso nei due pensieri dei PetriPaselli ed Emilia Mari Chiara Petri che, sebbene possano avere un aspetto antitetico, non sono portati allo scontro, ma a un potenziamento di significato dato appunto dalla profonda diversità artistica: una più giocosa e l’altra più intimista, una più aperta all’immaginario comune, l’altra da ricercare nel vero senso della parola per poter comporre un pensiero realista e realistico.
L’installazione principale che dà il titolo alla mostra, rappresenta una boule de neige, oggetto ricollegabile soprattutto agli anni Ottanta e Novanta che riporta in superficie il bambino che è in ognuno di noi. Opera a 6 mani, la boule de neige, di imponenti dimensioni e aperta come un’immagine pop-up, parla di mondi spaziali, di alieni, di racconti che vedono noi stessi come protagonisti. Sono tre racconti diversi, uno per ogni parte, che si intrecciano tra di loro in quanto parlano di un’immaginazione tipica di un bambino e delle esperienze illusorie che si possono vivere in tenera età come da adulti. Da una parte Emilia Maria Chiara Petri utilizzando l’anamorfosi altera il piano visivo e la superficie pittorica per far evolvere l’immagine di una stessa realtà attraverso diversi punti di vista. Un racconto intimista e sfaccettato si proietta verso lo spettatore catturandolo in una ricerca di ciò che compone l’immagine. Dall’altro i PetriPaselli, attraverso la presentazione di oggetti derivanti dalla vita comune, quasi pop, trasportano lo spettatore in un racconto apparentemente più giocoso, che rimanda al ricordo della concezione passata del futuro e dello spazio.
Anche attraverso le opere a parete lo spettatore è portato a proseguire questo viaggio interiore, a immaginarne possibili risvolti e nuove direzioni, a condividere un’avventura di riscoperta della propria crescita percorrendo spazi costellati di immagini provenienti dal passato e dall’infanzia.